Se nell’ultimo periodo pensi spesso alla possibilità di cambiare lavoro, questo articolo ti aiuterà a chiarirti le idee.
So bene come ci si sente quando si è insoddisfatti per la propria situazione lavorativa e d’altronde è stata la spinta che mi ha portato a realizzare ciò che davvero desideravo come la 4 M.A.N. Consulting e tutti i progetti che ho creato.
Questo per dirti che conosco le emozioni contrastanti che si vivono quando avverti la necessità di cambiare lavoro e tutti i dubbi e le domande che sopraggiungono.
Siccome si tratta di una situazione comune a tanti lavoratori, ho deciso di condividere alcuni consigli che derivano dalla mia esperienza personale e professionale, avendo lavorato per tanti anni nell’ambito delle Risorse Umane (e ancora me ne occupo per aziende clienti).
Partiamo col capire perché vuoi cambiare lavoro, quando è la scelta giusta da fare e i segnali che puoi considerare come campanelli d’allarme.
Quando è il momento giusto per cambiare lavoro
Partiamo col fare una premessa necessaria: non si decide di cambiare lavoro da un giorno all’altro.
Avrai sicuramente sentito storie di persone che un giorno sono andate a lavoro, si sono licenziate e hanno iniziato a vivere la vita che volevano.
Può capitare, ma diciamo che la realtà è un po’ più complessa.
Dal mio punto di vista la decisione di cambiare lavoro matura con il tempo ed è causata da un accumulo di aspetti e situazioni che non fanno altro che aumentare la propria insoddisfazione.
La maggior parte dei lavoratori tiene dentro di sé ciò che non va bene, “sopporta” persone e situazioni seppur malvolentieri e poi finisce per arrivare ad un punto in cui scoppia e decide che è arrivato il momento di cambiare lavoro.
Se pensi di essere arrivato anche tu al “punto di rottura”, ti invito ad una riflessione.
Fermati un attimo e chiediti se è davvero ciò che vuoi, perché vuoi cambiare lavoro, cosa ti sta spingendo a farlo, e se magari si tratta di una “crisi” passeggera frutto di una specifica situazione che si è verificata.
Decidere di cambiare lavoro è una scelta importante su cui è necessario riflettere in modo approfondito evitando che sia il frutto di pensieri estemporanei e improvvisi, di cui prima o poi potresti pentirti.
Quindi prima di presentare le dimissioni al tuo capo e di iniziare a cercare un altro lavoro, rifletti sul perché vuoi farlo e assicurati che, in questo preciso momento della tua vita, sia la decisione migliore per te e la tua carriera.
Per scoprirlo eccoti alcuni segnali che ti aiuteranno a capire che è il momento di cambiare lavoro.
I segnali che devi cambiare lavoro
Ci sono fattori e situazioni che ti spingono a cambiare lavoro e soprattutto ci sono alcuni segnali che sono dei veri e propri campanelli d’allarme.
Voglio condividere con te quelli che, secondo me, hanno un impatto maggiore sulla decisione di cambiare lavoro.
Partiamo!
1. Il lavoro è collegato a sensazioni negative che condizionano il tuo umore
È lunedì, suona la sveglia e il solo pensiero di dover andare a lavoro ti mette di cattivo umore. Per non parlare di quando il lavoro causa ansia, stress, tristezza ed emozioni negative che possono anche essere portate all’estremo in casi di depressione. Questo è probabilmente il segnale più evidente che devi cambiare lavoro perché il solo pensiero influenza il tuo benessere psico-fisico.
2. Lo stipendio non è adeguato al ruolo e alla mole di lavoro che svolgi
Parliamoci chiaro, la retribuzione del proprio lavoro è un fattore fondamentale. Se non sei pagato il giusto per il ruolo e le responsabilità che hai, oppure lo stipendio non è adeguato rispetto alle attività che svolgi, è giusto pensare di cambiare lavoro. Ogni lavoratore merita una retribuzione soddisfacente e in linea con le proprie capacità, competenze ed esperienze. Fai una ricerca sul web per avere un’idea di quanto guadagna un profilo lavorativo simile al tuo e valuta se il tuo attuale stipendio è adeguato.
3. Vuoi fare carriera ma non ci sono possibilità di crescita in azienda
Spesso la decisione di cambiare lavoro nasce dalle aspettative che il lavoratore ha per il suo futuro professionale. Molte aziende, soprattutto di piccole dimensioni, non possono offrire prospettive di crescita e di carriera. Questo vuol dire restare sempre nella stessa posizione e per una persona ambiziosa può essere un grosso limite. Se punti ad avere maggiori responsabilità, ad avere ruoli più prestigiosi, ad uno stipendio più alto e sai di non poterlo ottenere dalla tua attuale azienda, inizia a guardarti intorno.
4. Si verificano frequentemente conflitti con colleghi e superiori
Un ambiente di lavoro sano è uno stimolo ad essere produttivi e a lavorare in team. Allo stesso tempo un ambiente di lavoro tossico può essere dannoso sia per il lavoratore che per l’azienda. Se ti capita spesso di litigare con colleghi e superiori o di avere rapporti personali non proprio idilliaci con loro, alla lunga la situazione potrebbe esplodere. Lavorare con persone con valori, comportamenti e idee diverse dalle tue può essere un vantaggio solo se c’è un sano confronto e obiettivi comuni. Altrimenti non è il luogo di lavoro adatto a te.
5. Non hai obiettivi stimolanti da raggiungere individualmente e in team
I lavoratori hanno bisogno di stimoli, di obiettivi ambiziosi, di motivazione. Se il tuo lavoro ti annoia, magari è ripetitivo, non ti spinge a migliorarti e non contempla mai un nuovo progetto o un nuovo obiettivo, alla lunga ti porterà a voler cambiare alla ricerca di sfide più ambiziose e stimolanti. Ecco perché un’azienda che vuole trattenere i propri talenti, deve offrire condizioni di lavoro e sfide che possano invogliare i lavoratori a mettersi in gioco, motivarli a fare del proprio meglio e ad ottenere risultati sempre più importanti.
6. Il lavoro condiziona la tua vita privata
Fai tardi a lavoro più volte a settimana e litighi con il tuo partner, oppure non puoi chiedere un permesso e ti perdi la recita dei tuoi figli. Sono situazioni comuni che indicano l’impatto che il lavoro può avere sulla vita privata. Se il lavoro ti porta a trascurare i rapporti familiari, ti impedisce di frequentare i tuoi amici o non ti lascia tempo per coltivare le tue passioni o i tuoi interessi, vuol dire che sta invadendo la tua vita privata. In queste situazioni o riesci a trovare un equilibrio sano o è meglio cambiare lavoro.
7. Desideri di più (o di meglio) dalla tua vita lavorativa
Alle volte la voglia di cambiare lavoro non è dettata per forza da problemi in ambito lavorativo. Semplicemente si avverte l’esigenza di volere di più, di ambire a qualcosa di più grande per la propria carriera oppure di desiderare di meglio. Basti pensare all’ondata di dimissioni dopo la pandemia, con tante persone che hanno scelto di lasciare un lavoro perché più consapevoli di ciò che volevano sia come condizioni di lavoro sia come bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Se vuoi di più o di meglio e sei insoddisfatto della situazione attuale, preparati al cambiamento.
Come cambiare lavoro: 3 consigli fondamentali
Se tra i “segnali” che hai letto, ce ne sono parecchi che ti riguardano è probabilmente arrivata l’ora di cambiare azienda o contesto lavorativo.
Da dove partire?
Ecco 3 consigli per prepararti a cercare nuove opportunità di lavoro.
1. Non lasciare il tuo attuale lavoro senza un piano o un’alternativa
Puoi anche dare le dimissioni a scatola chiusa ma poi come paghi le bollette? Hai budget per coprire il tuo stile di vita? Per quanto tempo? Si sentono spesso storie di persone che lasciano il lavoro e cambiano vita ma non è tutto oro ciò che luccica. Fai una scelta oculata, con consapevolezza. Ti consiglio di non lasciare il tuo lavoro se non puoi sostenere i prossimi mesi senza entrate e soprattutto senza avere un piano per la tua carriera o un nuovo lavoro.
2. Prendi informazioni sulle opportunità per la tua professione
Le aziende stanno cercando una figura come la tua? È una domanda fondamentale perché ti spinge a capire cosa si sta muovendo e quali sono le opportunità di lavoro per un professionista come te. Fai una ricerca sul web per quanto riguarda il tuo ruolo: se ci sono tante offerte di lavoro è probabile che ci sia una buona richiesta e sarà più facile trovare un’altra azienda per cui lavorare. Se le offerte sono poche e con un’elevata concorrenza, è meglio valutare con più attenzione se sia il caso di lasciare il tuo posto di lavoro.
3. Cura la tua presenza online
Iniziare a fare personal branding è una delle scelte migliori per attirare l’attenzione sulla tua attività e sulle tue competenze. Cura i tuoi profili social (soprattutto LinkedIn) e mostra cosa sai fare, i progetti a cui hai lavorato, le esperienze professionali che hai vissuto. I social media sono un ottimo modo per promuoversi e per accedere a nuove opportunità lavorative. Il mio consiglio è di affidarti ad un social media manager che possa supportarti e guidarti in questa attività con una strategia precisa.
Chi può aiutarti a cambiare lavoro
Nell’ultimo consiglio, ti ho suggerito di affidarti da un professionista per curare la tua presenza online.
Ma in generale, chi può aiutarti a cambiare lavoro?
Premesso che il cambiamento dipende in gran parte da te e dal piano che vuoi attuare, avere il supporto di altre persone può essere fondamentale.
In primis devi rivolgerti alla tua rete di relazioni e fare networking.
Familiari, parenti, amici possono darti una mano a cercare un nuovo lavoro ma devi rivolgerti soprattutto a ex colleghi o ex datori di lavoro che conoscono le tue capacità, ti apprezzano per il modo in cui lavori e possono segnalarti nuove opportunità o sponsorizzarti a chi sta cercando una figura come la tua.
Contemporaneamente puoi anche affidarti a professionisti esperti che possono guidarti in un percorso di cambiamento lavorativo.
Con la mia esperienza nell’ambito delle risorse umane e come career coach, posso aiutarti a cambiare lavoro creando una strategia efficace per quelli che sono i tuoi obiettivi e, perché no, segnalare la tua figura alle aziende con cui collaboro.
Buone Performance!